martedì 15 aprile 2008

Tutta la poesia è finita (frontiera)



Tutta la poesia è finita,
un giorno d’ottobre,
freddo;
oltre le valli di frontiera
licenziavano.
Che cosa potevamo fare,
noi ...?
Potevamo restare fedeli,
le valigie pronte,
diverse,
diversi noi stessi,
uomini
ormai difficile
da uccidere dentro.


(1974)

Frontiera - prima di cena



Passo un’ora prima di cena
dopo un giorno oltre frontiera.
Se scendo è buio
e l’orizzonte inquadrato
racconta una teoria di luci disperse:
i confini del lago.
Il corpo assapora momenti di pace
ma ogni cosa rientra
nella solitudine.
Ci vorrebbe una donna per cambiare il discorso,
per riempire la casa ed accenderla
ma giù, a quest’ora, dopo un giorno oltre frontiera
resta solo chi gioca a carte.
Dovrei uscire per cercare
ma non escono le donne di famiglia la sera.
Resta il flipper, il biliardo,
i soliti che al bar
raccontano il fatto del giorno.
Viviamo per andare oltre frontiera
spinti da un male incurabile:
il bisogno